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UN CODICE ETICO PER LE PUBBLICHE ASSITENZE ANPAS
Miglioramento della qualità dei servizi, dalla gestione delle associazioni e della trasparenza amministrativa: questi gli obiettivi del Codice Etico dall'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze
12 luglio 2016. È stato presentato oggi, sul sito www.anpas.org, il Codice Etico Essere Anpas. Un percorso, quello intrapreso dall'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, finalizzato a garantire comportamenti e procedure responsabili volti a migliorare l'efficienza, l'efficacia, la trasparenza e la qualità dell'azione volontaria, a soddisfare i bisogni delle tante comunità che ogni giorno usufruiscono dei progetti e dei servizi dei volontari delle pubbliche assistenze Anpas.
Dalla Riforma al Codice Etico. Anche alla luce della recente riforma del Terzo Settore, l’articolo 7 comma 2 prevede forme di autovalutazione e controllo, Anpas ha ritenuto che la vita e le azioni della propria organizzazione debbano essere quotidianamente improntate e riferibili a principi etici e regole comportamentali che esprimano il valore aggiunto, individuale e condiviso, dell’essere volontari Anpas, l’obbligo di interrogarsi su quali siano le condizioni verso cui le pubbliche assistenze debbano tendere per un miglioramento costante.
I valori di Essere Anpas. Dal rispetto della persona all’impegno per la lotta al terrorismo al contrasto alla violenza, dalla gestione nella gestione amministrativa al corretto uso dei beni e delle informazioni: il codice stabilisce anche quelle che sono le responsabilità dell’associazione nei confronti dei suoi appartenenti come l’impegno a sostenere percorsi innovativi condivisi, ad assicurare una condotta trasparente e favorire il ricambio generazionale degli organi dirigenti. Tra i diritti degli appartenenti da Anpas il diritto alla libertà di espressione e il diritto ad essere trattato, in ogni circostanza, in modo equo, indipendentemente da genere, razza, lingua, orientamento sessuale, convinzioni politiche, filosofiche o religiose. Per Anpas il concetto di “assistenza” significa: essere presenza, accompagnare, condividere una responsabilità, essere mediatori tra il supporto e la conquista dell'autonomia. L’azione etica è “un abito” che non si indossa solo con la divisa, ma fa parte del vivere quotidiano dei volontari.
Il Codice Etico Essere Anpas non è un adempimento per l’applicazione della Dgls 231/2001 (Responsabilità amministrativa dll società e degli enti), ma uno strumento di autovalutazione che vedrà impegnati tutti i volontari e le pubbliche assistenze che impegneranno, anche formalmente, le associazioni a sottoscrivere un patto di corresponsabilità. Un percorso rivolto agli appartenenti delle pubbliche assistenze Anpas, ma anche a chi ogni giorno si rapporta con gli oltre 87mila volontari che svolgono servizi di assistenza, soccorso, protezione civile, sociale in favore degli oltre mille comuni d’Italia dove le pubbliche assistenze sono radicate.
Il questionario di autovalutazione. I rapporti e le azioni agite all’interno della pubblica assistenza hanno un orientamento esplicito a riconoscere la centralità della persona? L’assemblea è convocata almeno una volta all’anno per l’approvazione del bilancio? Sono solo alcune delle domande contenute nel questionario di autovalutazione cui cui le associazioni dovranno rispondere.
Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “Le nostre attività e la passione dei volontari Anpas ci hanno reso creatori di valore sociale da più di un secolo e che dobbiamo innovare in uno scenario sempre più complesso che richiede controlli e verifiche costanti, ma anche sostegno attraverso la formazione e la comunicazione per le associazioni più in difficoltà. Come abbiamo ripetuto più volte, il soccorso e più in generale l’assistenza inizia dalla trasparenza, ma tanto l’assistenza quanto la trasparenza non possono essere valutati senza una serie di indicatori che ne stabiliscano l’impatto sociale. Oltre ad essere parte di un percorso che abbiamo condiviso al nostro interno a cominciare dal Congresso nazionale di due anni fa, il Codice Etico”, continua Pregliasco, “ci occorre sia per evidenziare le peculiarità di una identità che si è andata formando in tutta Italia in più di un secolo di attività, sia per avere un ulteriore elemento per poterci migliorare, a partire dalle singole associazioni, nel garantire la trasparenza su ciò che siamo e ciò che facciamo. Il volontariato sano c’è e si deve far conoscere per potersi organizzare rispetto al futuro”.
Il percorso. Attraverso un percorso iniziato dal 52° Congresso nazionale Anpas svoltosi nel 2014, la sperimentazione del Codice Etico Essere Anpas continuerà fino a novembre con la conferenza nazionale di organizzazione l'inizio dell'implementazione vera e propria in tutte le 873 pubbliche assistenze Anpas.
La presentazione del Codice Etico mercoledì 13 luglio in diretta streaming su facebook. Mercoledì 13 luglio, alle ore 19, Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, presenterà il codice etico “Essere Anpas” sul canale facebook di Anpas e su Periscope seguendo l'hashtag #essereAnpas
OPEN DAY DEL VOLONTARIATO ALLA 157° FIERA DELLA PASTORIZIA
Crognaleto (TE) 2/3 luglio 2016 - Trentacinque volontari, un Posto Medico Avanzato, tre ambulanze, un furgone logistico, due simulazioni di soccorso, prove pratiche di rianimazione cardiopolmonare.
Due giornate dedicate al mondo del volontariato insieme alle associazioni ANPAS – P.A. Croce Bianca Teramo, Croce Rossa Italiana e Protezione Civile Gran Sasso D’Italia all’interno della 157a fiera della Pastorizia organizzata dalla Camera di Commercio di Teramo in collaborazione con la Regione Abruzzo e le amministrazioni comunali di Crognaleto e Cortino.
Oltre a garantire l'assistenza sanitaria con l'ausilio del Posto di Primo Soccorso, gestito dalla P.A. Croce Bianca Teramo e presidiata da un medico, un infermiere, un operatore di PMA e da un equipaggio in ambulanza, nel pomeriggio di sabato sono state organizzate attività di simulazione di soccorso interforze: ricerca dispersi e soccorso a feriti a causa dello scoppio di una bombola gpl. Occasione per i volontari provenienti da diverse realtà associative di collaborare in squadre miste rafforzando sempre più lo spirito di cooperazione.
Fotogallery dell'Open Day del Volontariato
DISSESTO IDROGEOLOGICO IN ABRUZZO: CURCIO, “PREVENZIONE E FORMAZIONE”
Si è svolto martedì, 05 luglio 2016, presso la sala polifunzionale del Santuario di San Gabriele a Isola del Gran Sasso (TE) il convegno “Abruzzo (in) sicurezza: dalle criticità emergenziali alle misure di prevenzione e manutenzione dei rischi territoriali”.
Esponenti istituzionali presenti: il capo dipartimento della Protezione Civile – Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Abruzzo – Luciano D’Alfonso, il sottosegretario della Giunta Regionale con delega alla Protezione Civile – Mario Mazzocca, il consigliere della Regione Abruzzo – Sandro Mariani, il direttore della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Mauro Grassi, il prefetto di Teramo – Gabriella Palma Maria Patrizia.
Numerosi volontari appartenenti alle diverse pubbliche assistenze Anpas Abruzzo e ai gruppi comunali di protezione civile regionali hanno partecipato all’incontro seguendo con interesse le tematiche affrontate.
"In Abruzzo come nel resto dell'Italia il rischio idrogeologico è uno dei rischi più diffusi e più presenti su tutto il territorio ” ha sottolineato il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio. “Serve lavorare non solo sulla parte strutturale, ma anche sulla prevenzione non strutturale e quindi sulla consapevolezza del rischio, sulla comunicazione al cittadino sul corretto comportamento, sulla cultura di Protezione Civile e sulla cultura del buon costruire.”
Fotogallery convegno “Abruzzo (in) sicurezza: dalle criticità emergenziali alle misure di prevenzione e manutenzione dei rischi territoriali”
P.A. CROCE GIALLA VOMANO (TE): DONATA UN’AMBULANZA PER LA MOLDAVIA.
È partita giovedì, 23 giugno 2016, l’ambulanza n. 1 della P.A. ANPAS Croce Gialla Vomano di Castelnuovo (TE) donata ad una associazione della Modavia per svolgere servizi sanitari sul territorio. Il mezzo acquistato tre anni fa dai volontari era utilizzato per le attività quotidiane di assistenza e soccorso.
“Allora iniziava a concretizzarsi il nostro sogno, con l’acquisto dell’ambulanza n.1, che seppur usata, a noi volontari sembrava uscita come nuova da una concessionaria”, ha detto il presidente Alessia Tini. “Ricordo il 15 agosto 2013 quando io, Guido Ruggieri, Luciano De Luca e Bruno Delli Compagni trascorremmo l’intera giornata dedicandola alla disinfezione del mezzo. Tutti i volontari dell’associazione” prosegue Alessia “sono fieri di poter donare l’ambulanza a chi ne ha più bisogno. A seguito del suggerimento di un amico della Croce Gialla Vomano, Sergio D’Ascenzo, abbiamo deciso di regalare il mezzo. La nostra associazione è nata per aiutare gli altri e siamo fieri di continuare a portare avanti i nostri ideali!”.
La Croce Gialla Vomano attualmente dispone di tre mezzi, di cui uno nuovo donato alcuni mesi fa da una famiglia di Castelnuovo per le attività del 118.
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