Terremoto centro Italia, seicento volontari Anpas una settimana dopo il sisma
Volontari Anpas presenti nei comuni di Amatrice, Accumoli, Grisciano, Arquata del Tronto, Cornillo Nuovo, Montegallo, Spoleto e Norcia
Sono seicento i volontari Anpas, tra Soccorritori, infermieri, medici, psicologi, operatori di protezione civile, educatori, cuochi, logisti, elettricisti, geologi, cinofili impegnati nell’emergenza iniziata la notte del 24 agosto scorso.
In particolare sono 235 i volontari Anpas provenienti da tutta Italia che hanno partecipato alla realizzazione del campo di Amatrice, alle attività di gestione del campo, cucina e approvvigionamento materiali e attrezzature. Oltre al servizio mensa, attualmente all'interno del campo è presente la struttura protetta per l'infanzia gestita dai volontari educatori di Anpas Piemonte, un'infermeria e la gestione della fornitura dei medicinali alla popolazione in accordo con la farmacia dell'Ordine di Malta
Cinque i volontari Anpas impegnati nella sala operativa nazionale Anpas.
L’intervento dei comitati regionali. Sono 365 i volontari attivati dalle colonne mobili regionali o direttamente dal 118 per prestare soccorso alle comunità colpite nelle prime ore dal terremoto.
Umbria: 36 volontari impiegati presso l’Ospedale di Norcia attivati dalla Sala Operativa 118, 4 volontari attivati dal COC del Comune di Spoleto
Toscana: 69 volontari impegnati nel Campo Base Cornillo Nuovo, attivati dalla Regione Toscana, 30 volontari nella Sala operativa Anpas Toscana
Abruzzo: 52 volontari impegnati ad Accumoli - Grisciano attivati da Regione Abruzzo, 12 volontari attivati dal 118 ad Accumoli - Grisciano.
Marche: 47 volontari attivati dalla Regione Marche ad Arquata del Tronto - Pescara del Tronto, 40 volontari per il servizio di soccorso.
Emilia Romagna: 23 volontari impegnati nel Campo Base Montegallo attivati Regione Emilia Romagna, 10 volontari presso la funzione volontariato all'interno del Centro Operativo Regione Emilia Romagna, 3 volontari alla Sor Anpas Emilia Romagna
Lazio: 39 volontari attivati dalla regione Lazio a Saletta (attività svolta il 24-25 agosto)
Puglia: unità cinofile composte da 9 volontari e 4 cani attivate dalla Regione Puglia
Sono 3554 le persone assistite a seguito del violento terremoto che ha colpito il centro Italia, ospitate nei campi e nelle strutture allestite allo scopo. 999 persone trovano alloggio in quelle messe a disposizione nella Regione Lazio, in 1351 trovano posto nelle Marche, 1072 persone trovano alloggio nelle aree e strutture predisposte in Umbria e un centinaio di persone risultano alloggiate in aree allestite in Abruzzo.
La disponibilità complessiva è di oltre 5871 posti, ai quali si aggiunge la possibilità di predisporre ulteriori moduli secondo necessità.
Ricordiamo la raccolta fondi dove poter fare una donazione in favore delle comunità colpite
IBAN : IT40 D033 5901 6001 0000 0145 550
INTESTAZIONE: ANPAS - ASSOCIAZIONE NAZIONALE PUBBLICHE ASSISTENZE
CAUSALE: TERREMOTO ITALIA CENTRALE
BIC (per bonifici dall’estero) : BCITITMX
La raccolta fondi di Anpas per le popolazioni colpite dal terremoto
Le immagini dell'assistenza Anpas nella galleria fotografica
La campagna Io non rischio
Anpas ricorda le buone pratiche Io non rischio in caso di terremoto una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile.
Visto il ripetersi delle scosse, Anpas ricorda le buone pratiche di protezione civile della campagna Io non rischio da adottare dopo un terremoto
Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
Prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe.
Uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate.
Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente.
Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di emergenza comunale.
FONTE ANPAS
Terremoto centro Italia, aperto il conto corrente ANPAS per la raccolta fondi
A seguito dell’evento sismico tra le province di Rieti e Ascoli Piceno registrati nella notte del 24 agosto, Anpas ha aperto un conto corrente per supportare le comunità colpite
IBAN : IT40 D033 5901 6001 0000 0145 550
INTESTAZIONE: ANPAS - ASSOCIAZIONE NAZIONALE PUBBLICHE ASSISTENZE
CAUSALE: TERREMOTO ITALIA CENTRALE
BIC (per bonifici dall’estero) : BCITITMX
L'intervento dei volontari Anpas (in aggiornamento)
Abbiamo avuto notizia che, col nome di Anpas, sono state attivate delle raccolte fondi per l'emergenza sisma del Centro Italia, da parte di soggetti privati che risultano non avere alcun rapporto con Anpas e le Pubbliche Assistenze.
Invitiamo i cittadini che volessero contribuire a farlo direttamente sul conto Anpas o a informarsi presso le Pubbliche Assistenze che aderiscono al movimento.
RACCOLTE di BENI ED ALIMENTI
ANPAS non sta svolgendo né coordinando raccolte di alimenti o vestiario.
Tutti gli alimenti utilizzati nei campi di accoglienza della popolazione devono essere certificati, per cui è possibile accettare solo donazioni di alimenti da parte di aziende e non da singoli cittadini. In questa fase, su indicazione del Dipartimento protezione Civile, non è stata avviata una raccolta vestiario ed altri beni per i problemi di stoccaggio e per la gestione de dei materiali nei campi.
Visto il ripetersi delle scosse, Anpas ricorda le buone pratiche di protezione civile della campagna Io non rischio da adottare dopo un terremoto
Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
Prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe.
Uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate.
Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente.
Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di emergenza comunale.
La campagna Io non rischio
Anpas ricorda le buone pratiche Io non rischio in caso di terremoto una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile.
Affidamento diretto dei servizi sociosanitari al volontariato, Anac conferma: gare non necessarie.
Anpas esprime soddisfazione in merito alla delibera 123 del febbraio 2016 dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), in risposta ad una richiesta di parere dell’ASL Napoli 2 Nord, in merito al diritto delle associazioni di volontariato di partecipare alle gare, nei limiti della marginalità commerciale. Nella delibera infatti Anac ha ricorda sia il “rimborso di spese effettivamente sostenute e debitamente documentate", sia l’assoluta necessità che non vi sia lucro anche indiretto. Sempre nella delibera Anac ha evidenziato il non obbligo di assunzione di personale dipendente da parte delle organizzazioni di volontariato per partecipare alle gare: "non è legittima la clausola che impone alle associazioni di volontariato partecipanti ad una gara per l’affidamento del servizio di trasporto infermi 118 di assumere personale dipendente per lo svolgimento del servizio".
La delibera n. 123 - che richiama esplicitamente entrambe le sentenze della Corte di Giustizia europea che ha visto riconosciute le istanze di Anpas Liguria e Anpas Piemonte, la C 113/2013 dell’11/12/2013 (sentenza Spezzino) e la C 50/2014 del 28 gennaio 2016 (sentenza Piemonte) - dichiara infatti ammissibile l’affidamento diretto di servizi alle Associazioni di volontariato tramite lo strumento della convenzione (rif. Art. 7 legge 266/91) “...nel limite in cui le stipulate convenzioni contribuiscano effettivamente alle finalità sociali ed al perseguimento degli obiettivi di solidarietà e di efficienza del bilancio e le associazioni di volontariato non perseguano nessun scopo di lucro, neppure indiretto, non traendo alcun profitto dalle loro prestazioni...”. La delibera conferma inoltre il diritto delle organizzazioni di volontariato di partecipare alle gare, nei limiti della marginalità commerciale.
Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “Ora un elemento importante saranno i decreti delegati della Riforma del Terzo Settore che dovranno tenerconto della nostra storia e del nostro contributo fondamentale ad alcuni aspetti del servizio sanitario nazionale che ad oggi non sono evidenziati perché si tratta di una peculiarità del volontariato italiano. Quella di Anac", continua Pregliasco "è una delibera che non solo conferma quanto già stabilito dalle sentenze citate ma rafforza anche la nostra posizione, che abbiamo condiviso nel documento della Conferenza Presidenti regionali e Direzione nazionale, per l’affidamento alle associazioni di volontariato dei servizi sanitari, sociali e sociosanitari attraverso affidamento diretto in via prioritaria e senza pubblicità in ambito convenzionale che contribuisca a finalità sociali ed al perseguimento degli obiettivi di solidarietà e di efficienza di bilancio.”
Come specificato dalla delibera, infatti, l’ordinamento riconosce "agli enti di volontariato, operanti in particolare nel settore sanitario, un ruolo attivo nel perseguimento di finalità sociali di interesse generale".
Anpas ha inviato a suo tempo un proprio contributo alla consultazione pubblica dell’Anac sulle “Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali”, rimarcando sia la specificità dell’affidamento di servizi sanitari e sociali alle Organizzazioni di Volontariato, anche alla luce delle sentenze che vengono infatti richiamate nella delibera dell’Anac; sia che il volontariato costituisca diretta attuazione del principio di solidarietà sociale della Costituzione italiana (artt. 2, 3, 32. 38) e di quello di sussidiarietà (art. 118) ed infine la sua peculiarità (L. 266/91) rispetto ad altre organizzazioni senza fini di lucro. Secondo la delibera Anac infatti il dovere di solidarietà sociale (art. 2 Cost.) e il riconoscimento del principio di sussidiarietà (art. 18 Cost.) trovano fondamento la previsione contenuta nella legge istitutiva del servizio sanitario nazionale (l. 833/78) secondo cui «Le associazioni di volontariato possono concorrere ai fini istituzionali del servizio sanitario nazionale nei modi e nelle forme stabilite nella presente legge» (art. 1) e il riconoscimento della «funzione delle associazioni di volontariato liberamente costituite aventi la finalità di concorrere al conseguimento dei fini istituzionali del servizio sanitario nazionale» (art. 45).
Fonte ANPAS